Negli USA due genitori hanno perso la custodia del figlio di due anni, che è stato affidato ai servizi sociali, per essersi rifiutati di seguire i consigli dei pediatri.
La storia è qui.
Consultati dalla madre, preoccupata per l’inappetenza ed il basso peso del bambino – 8 kg, quando il minimo a 2 anni sarebbe di 9 – i dottori avevano proposto questa soluzione: introdurre nella dieta del bambino patatine fritte, dolciumi e cioccolata in quantità. Convincerlo con le buone, insomma, a buttare giù qualcosa…qualsiasi cosa.
Di fronte ad una netta opposizione dei genitori, i medici hanno sollevato il sospetto che non si trattasse di persone responsabili (!), ed hanno richiesto l’intervento dei servizi sociali, che hanno provveduto a sistemare il bambino in un istituto nel quale è stato nutrito con questa “dieta speciale” per quattro mesi.
Quattro mesi di battaglia legale, al termine dei quali i genitori hanno finalmente ottenuto di riportare a casa il loro bambino, di appena 250 grammi piu’ pesante di prima ed ormai irrimediabilmente abituato a vivere di cibo spazzatura.
La madre ha affermato: ” Credevo di fare la cosa giusta quando mi sono rivolta all’ospedale per chiedere aiuto”.
Come biasimarla? Eppure, questa madre ha sbagliato. Meglio non svegliare il can che dorme. E non guardare mai le tabelle dei percentili.