Siamo tutti convinti che “prevenire è meglio che curare”, perciò la visita di controllo è un caposaldo in ambito sanitario e soprattutto pediatrico.
Tuttavia gli innocui “controlli” oculistici possono talvolta avere un effetto controproducente.
Ho iniziato a portare gli occhiali a cinque anni, dopo un calo di vista insorto in seguito ad una brutta congiuntivite. Da allora, e per i successivi 20 anni, la mia vista non ha mai smesso di peggiorare.
Quando nacque la mia prima figlia , fra i vari esami venne effettuata una visita oculistica. Innanzitutto mi fu chiesto se noi genitori eravamo miopi. Io ammisi la mia grave miopia ( – 7 e -9 diottrie ).Poi l’oculista la esaminò e sentenziò che “quasi sicuramente” mia figlia sarebbe diventata miope, e che dovevo sottoporla a controlli frequenti.
Circa un anno dopo mi imbattei nel metodo Bates ed in altre metodiche per il miglioramento della visione. Alla base di questi metodi sta il concetto che la visione sia influenzata da molti fattori, fra i quali è importante il tono dei muscoli dell’occhio, che viene tragicamente indebolito dall’uso degli occhiali. L’atrofia di questi muscoli e la perdita di mobilità dell’occhio creano i presupposti per una vista sempre piu’ scadente .
Ho applicato questi metodi per un anno e mezzo producendo un lieve miglioramento della mia vista, ma soprattutto l’arrestarsi della progressione della mia miopia, che era stata preoccupante. Ho smesso di fare esercizi per mancanza di tempo, ma da allora porto lenti ipocorrettive : lenti da 5 e da 6 diottrie, che non correggono alla perfezione la mia visione, ma che mi consentono una vita perfettamente normale senza indurre il mio occhio a diventare sempre piu’ miope. Con lo stesso metodo mio fratello ( che partiva da una miopia meno marcata della mia ) ha eliminato del tutto, in un paio d’anni, l’uso degli occhiali.
E’ per questo che i miei bambini non fanno visite di “controllo della vista”.
A differenza di quanto non si creda, la vista è una facoltà molto complessa, e non una funzione puramente “meccanica”. La sua efficacia è legata a fattori “ereditari” come l’immaginazione, la memoria, la postura, e lo stato mentale, ed è molto suscettibile di variazioni temporanee, soprattutto nei bambini, nei quali variabili come un momento di rapida crescita , un a tensione emozionale, o anche una semplice congiuntivite, possono indurre difetti di accomodamento che si risolvono autonomamente in poco tempo se vengono affettuosamente negletti, incoraggiando il bambino a non preoccuparsene ed esortandolo ad utilizzare le tabelle di Snellen ( qui in versione stampabile )pochi minuti al giorno.
L’occhiale, invece, agisce come una stampella: non cura, ma sostiene, fissandolo, l’errore dell’occhio, ed incoraggiandolo di fatto a peggiorare, o quantomeno a non tentare di recuperare il difetto acquisito. Cosi’ come camminando con una stampella i muscoli si indeboliscono, allo stesso modo le lenti atrofizzano l’occhio e lo rendono sempre piu’ schiavo della protesi.
Non nascondo che anche io ho avuto un bel po’ di perplessità e tentennamenti: in varie occasioni Gretel ha iniziato a mostrare alcuni disturbi visivi e a lamentare un calo di visione da un occhio. Ma finora la mia ostinazione è stata premiata: nel giro di un mese la sua vista si è sempre normalizzata senza bisogno di ricorrere all’oculista.
Quando è nato il mio secondo bimbo ho esitato un po’ prima di effettuare la visita oculistica (soprattutto per via delle odiose goccine di atropina), ma infine ho ceduto. Quando mi è stato chiesto se noi genitori eravamo miopi , ho risposto di no. L’oculista che ha esaminato Mario ha concluso che probabilmente non sarà miope, consigliandomi comunque i controlli periodici (che non faremo) . Sarà una semplice coincidenza, o davvero simili verdetti si basano su considerazioni probabilistiche sulla base della (presunta) ereditarietà della miopia?
In ogni caso i disturbi della vista rimangono un ambito nel quale la nostra responsabilità di genitori puo’ essere produttivamente esercitata. Un occhiale è infatti una condanna a vita, ed una vista perfetta, in una situazione di emergenza, puo’ letteralmente fare la differenza fra un uomo vivo ed un uomo morto ( nella jungla, avere gli occhiali è una grossa tara) .
Oltre a non proporre controlli periodici, io cerco di trasmettere ai miei bambini la fiducia nella perfetta funzionalità dei loro occhi , incoraggiandoli ad aspettarsi la visione perfetta come una condizione normale ed autronomamente raggiungibile, anche e soprattutto nei momenti in cui essa perfetta non è.
Qui ci si puo’ informare sul Metodo Bates , che è perfetto per i bambini, come prevenzione e cura dei primi disturbi della vista, mentre qui trovate invece un altro metodo simile , ma piu’ utile per chi si porta dietro notevoli difetti visivi oppure indossa occhiali da anni o decenni .
Ho fatto numerosissime visite oculistiche e…come volevasi dimostrare la prescrizione dell’occhiale anche per minimi e discutibilissimi “problemi” fioccava sicura.
Risultato: mai usati, tutti diversi e dannosissimi. Soldi buttati, ma in infanzia i miei genitori han pensato bene di farmeli fare.
Il mio è solo un problema di “accomodamento”, quindi pigrizia dell’occhio e si risolve con una speciale ginnastica visiva. Niente occhiali!!
Ma il terrore di un peggioramento affossa ogni “voglia” di approfondire bene il proprio disturbo, uff. Quanti occhiali inutili vedo in giro..
Momo
Benvenuta Momo ! Felice di rivederti, e di sapere che fai a meno degli occhiali! Anche se bisogna dire che anche in questo campo le proposte fashion non mancano 😉
purtroppo la mia miopia ormai è tanto drammatica che correggerla tutta sarebbe un lavoro a tempo pieno, e con due bimbi non riesco a starci dietro. In casi come il mio la prevenzione è tutto, e la prevenzione consiste nel farsi vedere il meno possibile dall’oculista!
Per questo disertiamo le visite per i bambini…
Ciao, sono arrivata qui tramite un link sul blog “Si, sono tutti miei”.
Molto carino il tuo blog! Ho letto questo post perchè l’argomento mi interessa. Porto gli occhiali da quando avevo circa 8 anni, (operata per strabismo, sono ipermetrope, astigmatica…). Posso dire la mia sull’argomento? Trovo che evitare le visite oculistiche di controllo sia un pochino esagerato 😦
Forse tu sei stata sfortunata e hai incontrato medici oculisti un pochino all’antica e poco flessibili. Confermo quello che scrivi riguardo l’uso degli occhiali, ovvero che correggono i difetti visivi e non permettono al muscolo dell’occhio di esercitarsi per poter migliorare un pochino da solo. Però ci sono tanti diversi difetti della vista e ci sono anche malattie che possono portare addirittura alla cecità. Per questo motivo io non eviterei le visite ma sentirei un secondo parere o magari eviterei l’uso degli occhiali anche se consigliato dall’oculista. Mio figlio ha fatto la sua prima visita oculistica a circa 3 anni proprio perchè io ho diversi difetti della vista e un’altra parente ha una malattia piuttosto importante agli occhi. L’oculista mi ha consigliato di tenere sotto controllo mio figlio ma non mi ha mai detto che ci sono prove concrete che lui possa avere difetti o malattie.
Tra l’altro, è un dottore che mi piace molto, mi ha detto alcune delle cose a cui tu accenni nel post, ovvero che i miei occhi, (fino a pochi anni fa), potevano fare uno sforzo e compensare in parte i difetti visivi se evitavo di usare gli occhiali. Infatti per diversi anni, (quando avevo 17, 18…20 anni), stavo per lunghi periodi senza occhiali e riuscivo a vedere piuttosto bene ugualmente. E più tempo stavo senza occhiali e più vedevo meglio. Purtroppo ad una certa età, ora ne ho 40, il muscolo diventa più rigido e fatica molto a compensare i difetti visivi. Infatti ora senza occhiali vedo davvero poco poco e soprattutto mi viene subito un forte mal di testa. Però l’oculista mi prescrive sempre occhiali con correzioni leggermente inferiori a quelle necessarie per permettere ai miei occhi di non rilassarsi del tutto 🙂
Scusami se ho scritto un tema ma è un argomento che mi tocca da vicino e volevo sottolineare che fare visite di controllo non è dannoso ma può aiutare a scoprire difetti e malattie. Poi ognuno è libero di comprare gli occhiali oppure no.
Ciao e benvenuta!
Sono contenta che tu abbia scritto un lungo commento, che dimostra quanto l’argomento ti stia a cuore.
Naturalmente non voglio istigare le persone a disertare le visite dall’oculista, tuttavia personalmente ho scelto di non andarci piu’, e di non portarci nemmeno i miei bambini.
Fare visite di controllo puo’ effettivamente essere dannoso se non si incontra la persona giusta, come fortunatamente a te è capitato. Purtroppo infatti nessun oculista “convenzionale” utilizza, consiglia o prescrive esercizi di rieducazione visiva, neppure per i bambini.
Anzi, se interpellati liquidano questi metodi come “sciocchezze” e ciarlatanerie.
Questo è lo stato dell’arte al momento attuale…. purtroppo gli specialisti, che pure sono persone in gamba ed in buona fede, si formano in strutture sostenute da enti privati, ove la ricerca deve dimostrarsi redditizia. La rieducazione visiva non è redditizia per chi vende “stampelle per gli occhi” e quindi alcuni campi rimangono inesplorati .
Naturalmente se le cose dovessero cambiare, cambierò volentieri la mia idea. Per ora mi aspetto con fiducia che gli occhi dei miei figli facciano il loro lavoro, i miei purtroppo sono rovinati 😦
Vedi,nel mio caso, un po’ di negligenza in piu’…e forse avrei una vista normale.
Grazie di aver risposto al mio lungo commento 🙂
Putroppo in parte hai ragione. A parte la classica benda sull’occhio pigro, (io ho usato pure quella eh eh), non credo che gli oculisti consiglino esercizi. Io ad esempio non ne avevo mai sentito parlare e anche se ho dato un’occhiata ai tuoi link non ho capito bene di che tipo di esercizi si tratta. La gente spesso lavora solo per i soldi sigh! Penso che una cosa simile accada per l’apparecchio che raddrizza i denti. Lo fanno mettere a quasi tutti i bimbi! Possibile che tutti abbiano i dentini storti?
Comunque in bocca al lupo con gli esercizi per la vista e tornerò a farti visita!
Pure io occhio pigro e benda, ma l’occhio è tuttora pigro…Ci vuole altro che la benda per sistemarlo! Purtroppo gli specialisti del metodo Bates sono pochi ed è costoso, spero che i miei bimbi continuino a vederci bene e non ne abbiano bisogno.
Sull’apparecchio posso dirti che esiste un’alternativa molto poco traumatica che si chiama “attivatore pluri-funzionale”, cercalo con google. Non costa piu’ di un apparecchio normale e funziona bene anche sugli adulti, gli osteopati lo conoscono.
Grazie delle tue visite 😉 Sono graditissime.
PS ho visto la tua borsa patchwork…molto carina!
Attivatore pluri-funzionale? Vado a vedere di cosa si tratta. Grazie per i complimenti alla borsa!!!