Durante le nostre vacanze lontano dai soliti schermi e dalla rete abbiamo portato con noi soltanto un film a tenerci compagnia. E anche se lo abbiamo guardato tante, tantissime volte, non ha mai smesso di stupirci, di intrattenerci, di innamorarci. Non ci ha mai stufati.
Per questo lo recensisco stasera, e mi perdonino i cinefili che l’hanno già visto: io, infatti, non lo conoscevo. La mia cultura cinematografica è estremamente carente, e ad oggi, nella mia vita quotidiana non c’è mai stata una televisione. Mi sono certamente risparmiata molta spazzatura, ma mi sono anche persa qualcosa.
Come il bellissimo Pinocchio di Comencini. trovate qui la prima puntata della serie realizzata per la TV nel 1972.
La storia di Collodi non mi era mai piaciuta, e mi era anzi un po’ odiosa: da bambina la percepivo come un lungo incubo, echeggiante di retorica ottocentesca. Anche la nota versione disneyana mi aveva spaventata.
Ma dopo Comencini, la mia opinione su Pinocchio è cambiata, per sempre.
Sarà perchè questo ragazzetto biondo, ingenuo e sfacciato, cosi’ simile alla mia ( mai addomesticata ) bambina di otto anni, mi ha colpita al cuore. O sarà forse la chiave di lettura del racconto proposta da Comencini, che affronta ed esplora con estrema intelligenza e sensibilità una drammatica storia d’amore paterno, materno e filiale.
Ma c’è ancora di piu’…Nel film Comencini sviluppa anche, in modo arguto e mai ideologico, il tema sociale, raffigurando uno scontro fra due mondi simile a quello già presagito da Pasolini in film come Accattone, o Mamma Roma. Il giovane Pinocchio vive sulla sua pelle il contrasto fra il vecchio, rigido stampo della società ( nella quale “chi non lavora finisce, presto o tardi, all’ospedale o in carcere“) e le lusinghe di un “Paese dei Balocchi” troppo bello per essere vero, e che, infatti, vero non è.
Soltanto l’Amore disinteressato puo’ traghettarlo fuori da questo oceano di miseria e solitudine verso una vita poverà, sì, ma redenta, nella quale essere sempre un bambino vero e mai piu’ una marionetta .
E’ un film che potete vedere con i vostri figli . Il tema del figlio perduto e ritrovato commuoverà voi, come loro. In piu’, ha un cast eccellente ed una colonna sonora indimenticabile nella sua scarna semplicità.
Non ho altro da dire: non vi rimane che guardarlo!
Sono d’accordo. Nemmeno io amavo pinocchio (una storia che giudicavo un pò sadica). Invece il film di Commencini è un capolavoro, io ho comprato il cd (è della San Paolo editori, mi pare). Lo adoro, anche se mi fa venire una tristezza tremenda (quella COLONNA SONORA???!!!!!) e piango sempre come una fontana.
Lo consiglierei a tutti.
ciao H, felice di sentirti, come va il tuo pancione estivo?
Anche io piango sempre per i film e anche per i cartoni, mia figlia mi prende in giro e io mi offendo e scappo.
PS Quando vuoi (se vuoi) puoi scrivermi per l’Olio di Cocco, è arrivato oggi.
Ciao! ora ti scrivo. ho avuto un mare di problemi di salute,che si sono complicati a causa della gravidanza. Ma ora sto bene. Ci sentiamo via mail.