nel Blu dipinto di Blu

food dye spill  I coloranti alimentari sono da tanto tempo sotto accusa per la loro fondamentale inutilità a fronte di ovvi svantaggi per la salute: in altre parole, il loro rapporto rischio-beneficio è troppo alto.  E nota la loro relazione con i disturbi di attenzione ed iperattività nei bambini ; alcuni di essi sono sospetti cancerogeni o implicati in reazioni allergiche. (vedi qui ). Tuttavia, si teme che le caramelle senza colore appaiano insipide, e per prendere due piccioni con una fava ( laddove  la fava è il confettino colorato, ed i piccioni sono la mamma e il suo bambino ),  molta industria alimentare si sta convertendo all’utilizzo di coloranti naturali quali barbabietola, spirulina, curcumina.

Questo è senz’altro il male minore, per carità ; tuttavia è bene controllare sempre ed attentamente le etichette, perchè la maggioranza dell industria continua a produrre utilizzando i coloranti chimici convenzionali, che si trovano anche in bibite gassate , decorazioni in pasta di zucchero per il frivolo cake design, leccalecca prodigiosi che promettono di tingere la lingua di verde o di azzurro; e sicuramente in ulteriori categorie che sul momento mi sfuggono.

In particolare mi colpisce la sorte infausta  del colorante-disinfettante azzurro Blu di Metilene. Quando ero bambina questa sostanza chimica era largamente impiegata dall industria alimentare e farmaceutica, e le caramelline velenose, che la mamma mi raccomandava di evitare,  erano quelle con il rosso cocciniglia (alias E122, il colorante che non piace ai vegani, anche se oggigiorno è largamente sintetico e probabilmente assai piu dannoso).

I confetti azzurri del battesimo, cosi come il famoso gelato al “puffo”, erano fatti con qualche goccia del medicinale , facilmente reperibile anche in farmacia per svariati utilizzi, soprattutto pennellature in gola e disinfezione delle vie urinarie. A quest’ultimo scopo era venduto anche in economici confetti blu , utili al trattamento della cistite. Il farmaco agiva come blando antisettico , e faceva fare la pipi’ azzurra 🙂 .

Nei primi anni 2000, con l’avvento delle normative europee , il Blu di Metilene in confetti è diventato irreperibile in farmacia , lasciando il paziente con una banale cistite in balia di farmaci ben piu aggressivi . Tuttavia , ho recentemente scoperto che è attualmente possibile ottenerlo come preparazione galenica: info qui. In caso di lievi o moderati fastidi urinari è un trattamento sicuro ed  efficace.

Ad uso alimentare, purtroppo, ad eccezione dei virtuosi industriali che si sono convertiti all’alga spirulina abbiamo invece i tossici Verdi e Blu   dai quali, leciti o no, è meglio stare alla larga.  A quanto pare, infatti, spesso le leggi sulla sicurezza alimentare vanno nella direzione sbagliata, che è quella del lassismo piuttosto che del principio di precauzione Cui prodest ? 😉 

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