Molte persone ragionevoli, alla vigilia delle presidenziali americane del 2008, avevano (mal) riposto la propria fiducia in Barack Obama e nell’afflato delle sue promesse.
Molte di esse erano vaghe, ed altrettante altre erano destinate ad essere brutalmente disattese. Il “Premio Nobel per la Guerra” , che ha avuto l’onore di sedere sulla poltrona presidenziale durante l’aggressione alla Libia, una delle piu’ spaventose ed ingiuste scorrerie mai perpetrate dalla NATO, potrebbe lasciare il suo posto alla fine dell’anno che è appena iniziato.
All’orizzonte si profila, fra i candidati che potrebbero aspirare alla carica, un personaggio che parla insolitamente chiaro sui temi scottanti del momento: lo strapotere delle banche e la truffa del debito; la guerra e le spese militari; la libertà di cura ed il problema ambientale . E’ Ron Paul, un repubblicano di spirito conservatore. Paul è certamente – ed americanissimamente – liberista, ma forse è dotato di una testa pensante e di un poco di umanità. O almeno, cosi’ mi piace pensare dopo avere visto questo intenso video .
E’ davvero troppo poco per fidarsi, soprattutto dopo il disincanto lasciato dal quattrennio Obama; ma da sempre, in nome dei bimbi che mi svegliano ogni giorno, coltivo una speranza, e nel 2012 un piccolo pezzetto di questa speranza si chiama Ron Paul.