la serenità non ha prezzo

Noi facciamo di necessità virtù, e non andiamo mai a fare acquisti. I nostri acquisti sono pochi e quasi tutti online. Ma non è solo la mancanza di tempo a dettare questa scelta: sono anni ormai che entrare nei templi dello shopping per me non è solo una fatica, ma una vera e propria discesa agli inferi.

Un contrattempo… e oggi non abbiamo preso il treno per il mare . Siamo tornati a casa dalla stazione facendo un giro in una zona che non frequentiamo e buttando un occhio in giro.

In una via dedicata allo shopping abbiamo scovato un negozio bizzarro e ci siamo entrati, attirati dalle merci esposte che  debordavano sulla strada.

Ci ha accolto il look minimale di una specie di IKEA : una catena danese, TIGER, specializzata nell’esplorare e nell’ampliare oltre ogni immaginazione il settore “fesserie graziosissime ed inutili” che trova un suo spazio anche nel piu’ noto negozio svedese al profumo di legno.

Stordiscono la quantità e l’ ineffabile carineria di tantissimi oggettini, ma soprattutto i prezzi , troppo bassi per essere veri, cosi’ esigui da offendere. La maggioranza di questi articoli costa meno di quel che vale la materia prima di cui sono fatti. Meno di un gelato. di un pugno di pomodori degni di questo nome, di un biglietto dell’autobus+treno  per arrivare al mare.

Abbiamo girovagato e toccato e desiderato molto di cio’ che c’era in mostra prima di essere sopraffatti da un terribile senso di nausea e di inquietudine.

I prezzi di questa catena sono cosi’ minimi da gelare il sangue….ed uno scaffale pieno di calamite da frigo a forma di lingotto d’oro sembra la beffa a coronare il danno.

Davanti alla caterva di oggetti molto graziosi, ben fatti e quasi regalati ho pensato: Ormai solo cio’ che è utile, nel senso di indispensabile alla vita, costa caro: questa è la crisi. Questo è il precipitoso vuotarsi dei magazzini per battere cassa, prima che arrivi lo tsunami che -lo sappiamo, lo sentiamo- verrà. E mi sono sentita come quei turisti inebetiti che dalla spiaggia guardavano l’onda arrivare di lontano, senza vedere, senza capire.

Abbiamo speso un pugno di euro per un sacchettino di cose che sono subito evaporate nel caos della nostra casa, e per un senso di angoscia e di tensione che ci metterà un bel pezzo ad evaporare: è l’imminenza di un oscuro castigo che l’umanità chiama a sè con ostinazione, gingillandosi con questi ed altri deliziosi sprechi.

Sul sacchettino ormai vuoto campeggia il viso grinzoso di un vecchio signore circondato da palloncini colorati. Che sia proprio lui “Mr Tiger” , come esiste “Mr Ikea“?

Mi mancano le forze e non indago oltre. Ma ho deciso che che la prossima volta farò di tutto per prendere il treno.

“L’umanità si lascia asservire, anzichè dalla spada, dall’apparato colossale”

T.W.Adorno

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