una boccata d'aria

….in tempi di sensazionalismo, quello della verità è l’unico outing interessante.

All’indomani delle inquietanti notizie sui vaccini ritirati dal mercato in molti paesi , è finalmente esplosa la liceità dell’obiezione all’obbligo vaccinale: da qualche giorno a questa parte, crocchi di mamme al parco e davanti a scuola discutono dell’argomento con una consapevolezza nuova, promettendo a sè stesse di non fare richiami vaccinali e di non immunizzare affatto i loro bimbi piccolissimi.

Nel 2004, quando nacque la mia prima figlia, la scelta di non vaccinare era assolutamente controcorrente in Italia. Ebbi il piacere di incontrare per la prima volta altri genitori obiettori al vaccino solo nel 2009: e fino a quel giorno, da parte di parenti, amici, conoscenti di vario ordine e grado la reazione alla nostra scelta fu sempre un irrigidimento. Nel migliore dei casi la nostra veniva considerata una decisione socialmente irresponsabile, intrapresa sulla base di convinzioni esagerate, di voci paranoiche e complottiste, di bufale mediatiche lontane dall’informazione “vera”.

Felice di vedere che qualcosa si muove, attendo con infinita pazienza che venga a galla la consapevolezza di massa anche sul grave problema della geoingegneria, e che i nostri cieli tornino puliti come quelli della mia infanzia.

Per chi ha deciso di smettere di ridere su argomenti molto seri e vuole tirare fuori la testa da sotto la la sabbia consiglio l’ottimo blog di Gianni Lannes, che si occupa abitualmente di geoingegneria militare e che ha dedicato vari articoli all’argomento vaccinazioni.

“Tutte le verità passano attraverso tre stadi. Primo: vengono ridicolizzate; secondo: vengono violentemente contestate; terzo: vengono accettate e considerate come evidenti.” A. Schopenhauer.

 

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