Qualcuno sta tenendo delle vere e proprie lezioni di economia domestica, delle quali sto facendo tesoro!
Nel frattempo mi cimento anche io con lo scottante ed attualissimo tema.
Nonostante il caos regni sovrano da queste parti, alcune buone abitudini le abbiamo anche noi . Una di queste è il salvadanaio, che da queste parti si chiama “bussolotto”.
Il bussolotto è di coccio e non ha tappo. E’ una cosa seria, altrimenti il risparmio avrebbe vita breve: una volta rotto, è per sempre!
Tutti gli spiccioli finiscono lì dentro. Il ventre panciuto si mangia tutto l’argent de poche che altrimenti tintinnerebbe, reclamando il proprio diritto di essere speso, nelle nostre tasche. Esse diventano silenziose e, ahimè, vuote al momento di elargire per un gelato, un biglietto del bus, un pezzo di focaccia…. Ma il bussolotto, seppure anche lui sia silenzioso, non è vuoto, ed aspetta paziente il momento del suo trionfo.
I bambini passano in rassegna le giacche e perquisiscono i calzoni dei dormienti alla domenica mattina per scovare le monetine, che pazientemente infilano lì dentro, una per una. E’ superfluo dire che questo li tiene anche buoni per un po’.
Periodicamente, poi, si aggirano avvoltoi intorno al bussolotto, specialmente quando inizia a diventare bello pieno…. Ma lui è di coccio: anche se viene capovolto e scosso, non scuce, l’ostinato.
Quando diventa impossibile infilarci altre monete, è ora di romperlo: è un grande momento! Contare i soldi è il mio compito, ed è abbastanza faticoso, perchè nel frattempo mi parlano in tre, e devo rispondere al telefono.
Contare è ugualmente una gioia, l’unica che mi sia mai stata regalata dall’era dell’Euro: queste monete valgono, eccome! Basta una mangiata di quelle bicolori a fare un piccolo capitale.
(Fra le altre cose, le monete sono le sole ad essere ancora emesse da una Zecca italiana, ovvero: solo su di esse lo Stato ha il diritto di signoraggio – e questo me le rende ulteriormente simpatiche).
Nell’ultimo bussolotto c’erano oltre 370 Euro, una cifra di tutto rispetto, che è stata aggiunta al budget previsto al momento di acquistare il mio nuovo computer: ho potuto scegliere quello che mi piaceva senza sensi di colpa, e con quello che è avanzato ci siamo concessi qualche piccolo extra, nonchè naturalmente….un bussolotto nuovo.
…un post che sa di altri tempi! :)) noi invece non abbiamo il bussolotto, bensì uno più bruttino, di latta… ma vuoi mettere il fascino vintage della terracotta?? 😉
Benvenuta da queste parti, Annamaria!
Quelli di latta li abbiamo avuti anche noi, ma venivano svaligiati continuamente, ci vuole tanta forza di volontà per non toccarli quando ti servono spiccioli.
Noi abbiamo esattamente quel salvadanaio che c’è nella tua foto. Sono almeno otto anni che è lì, e ogni tanto ci metto quelle monetine che trovo in giro. Ma ne trovo così poche… Sarà che ormai ho perso l’abitudine di usare i contanti, sarà che la maggior parte delle monente mi finisce nel parchimetro…
Però che bella idea! Magari lancio la sfida in casa, e vediamo cosa ci possiamo regalare….